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Le Contraddizioni di Fratelli d’Italia: Promesse Elettorali e Azioni di Governo

Durante la campagna elettorale del 2022, Fratelli d’Italia (FdI) si è presentata agli elettori con il motto “Pronti”, proponendo un programma di 25 punti che includevano riforme fiscali, il sostegno alla natalità, la protezione dell’identità nazionale e una maggiore sicurezza. A distanza di oltre due anni dall’insediamento del governo Meloni, emerge una serie di contraddizioni tra quanto promesso e quanto realizzato. Di fatto il governo si è limitato a fare i compiti per casa, ha accettato firmando nuovi accordi con l’Europa vincoli di bilancio che rendono la vecchia austerity un ricordo tutto sommato positivo. Pressione fiscale aumentata, immigrazione esplosa ai livelli di un decennio fa, povertà aumentata e natalità in costante diminuzione. Dio, Patria e Famiglia che sono le linee guida di una destra populista che attrae a se il voto basso acculturato quanto la carta con il miele le mosche.

Promesse Elettorali e Bilancio dell’Azione di Governo

1. Taglio delle Accise sui Carburanti

  • Promessa: FdI aveva promesso di eliminare le accise sui carburanti “ingiustificate” per ridurre il prezzo alla pompa.
  • Realizzazione: Invece di tagliarle, il governo Meloni ha reintrodotto alcune accise precedentemente sospese, causando un aumento del costo del carburante.
  • Questa decisione è stata giustificata come necessaria per finanziare altre misure e far quadrare i conti di fatto ha aumentato l’inflazione incidendo soprattutto sui ceti medio bassi, quelli che proprio questo governo voleva tutelare.

2. Abolizione della Riforma Fornero

  • Promessa: Abrogare la Riforma Fornero per garantire un sistema pensionistico più equo e flessibile,
  • Realizzazione: L’abolizione completa della Fornero non è avvenuta ma quota 100 e i vari corridoi agevolati sono del tutto scomparsi facendo di fatto entrare in vigore, per la prima volta, al 100% la riforma Fornero.
  • Sono state introdotte misure temporanee come “Quota 103”, che consente il pensionamento a 62 anni con 41 anni di contributi, con tali penalizzazioni da determinare il quasi totale inutilizzo di questa falsa uscita dal mondo del lavoro, il tagli infatti arriva al 20% della pensione che già si vede ribassata con nuovi sistemi di calcolo introdotti.

3. Taglio delle Tasse e Estensione della Flat Tax

  • Promessa: Ridurre il carico fiscale per famiglie e imprese, estendendo la flat tax anche ai redditi superiori.
  • Realizzazione: La flat tax è stata applicata solo per le partite IVA con redditi fino a 85.000 euro creando di fatto una casta di agevolati nelle categorie dei liberi professionisti di fatto gli unici a poter usufruire di un sistema di flat tax unico la mondo, senza coinvolgere i lavoratori dipendenti come promesso in campagna elettorale.Inoltre, il carico fiscale complessivo è è di fatto aumentato per la maggior parte delle famiglie.

4. Revisione dei Patti di Stabilità

  • Promessa: Rinegoziare i vincoli europei per consentire maggiore flessibilità di spesa.
  • Realizzazione: Nonostante i proclami iniziali, non si sono registrati successi significativi nella revisione dei patti di stabilità. Le trattative con l’UE restano complesse e l’Italia continua a subire vincoli rigidi. I nuovi vincoli accettati da questo governo senza alcuna discussione hanno legato le mani al ministro dell’economia Giorgetti che di fatto ha dovuto tagliare in tutti i ministeri le voci di spesa pubblica.

5. Blocco Navale per l’Immigrazione

  • Promessa: Implementare un blocco navale per fermare l’immigrazione clandestina.
  • Realizzazione: Non è stato attuato un blocco navale effettivo. Gli sbarchi di migranti sono aumentati, dimostrando la difficoltà di gestire il fenomeno migratorio attraverso politiche unilateraliste. il fantasioso centro di accoglienza in Albania al momento è solo un centro vacanze per poliziotti stressati.

Insuccessi e consenso

L’insuccesso nel mantenere le promesse sembra essere inversamente proporzionale al consenso che questo governo gode. Nonostante di fatto le mani nelle tasche degli Italiani siano state messe anche in maniera significativa, basti pensare ai tagli di molte detrazioni, all’aumento per i redditi bassi delle aliquote irpef (il taglio a 3 aliquote ha infatti ridotto la proporzionalità delle imposte), all’aumento delle accise, all’introduzione della shugar tax, alla riduzione di ecobonus e sismabonus e così via.

Nonostante tutto questo l’unica cosa che va definita come ottima è la comunicazione cosa che consente di influenzare il percepito a discapito della realtà cosa che consente all’elettore medio poco informato di giudicare positivamente l’azione di governo.

Personalmente devo essere sincero l’azione di questo governo per alcuni aspetti va giudicata positivamente, il controllo dei conti pubblici, la prudenza rispetto alle tirate di giacca che arrivano giornalmente al nostro ministro Giorgetti sono sicuramente elementi che evidenziano l’azione responsabile di chi deve mantenere credibile e finanziariamente solido il paese.

Diversa la questione sull’azione populista di questo governo, l’introduzione di oltre 40 nuovi reati, l’introduzione di pene a volte sproporzionate e assurde rispetto ad altri reati, la totale mancanza di visione rispetto ai fenomeni migratori e il calo demografico, il folle inasprimento delle sanzioni amministrative con il nuovo codice della strada sono di fatto elementi che soddisfano l’anima giustizialista di molti elettori di destra ma che un elettore moderato può solo giudicare in maniera pesantemente negativa.

La cosa anomala e che l’elettorato rimane fedele e rispetto al passato al momento non rinnega il leader, tutto va però ricondotto alle capacità mediatiche di Giorgia che da un lato si sottrae alle interviste e alle conferenze stampa e dall’altro fa uscire continue e roboanti notizie su presunti successi ottenuti, l’elettorato di questo partito politico è caratterizzato da una scarsa alfabetizzazione, da non seguire le notizie, non leggere un libro da anni e tende a credere a tutto quello che gli viene raccontato.

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