Lo ricordo ancora, il dottor Squarzon, con il suo fare da docente universitario, mentre ci chiedeva: “Cosa c’entra la politica con il mestiere dell’imprenditore?”. Già allora avevo le idee chiare e risposi d’impulso: “Tutto quello che facciamo ha a che fare con la politica. Dal modo in cui scendiamo dal letto, alle scarpe che indossiamo, ai vestiti che scegliamo, fino a come lavoriamo in azienda. Anche se non ce ne rendiamo conto, il nostro orientamento politico ci rende imprenditori diversi, nel bene o nel male”.

Prova a scoprire il tuo orientamento politico in base al tipo di imprenditore che pensi di essere. Leggi qui le caratteristiche dell’imprenditore liberale, di quello conservatore e del socialdemocratico.

L’imprenditore, in quanto attore chiave del sistema economico, non agisce in un vuoto ideologico. Ogni sua decisione, dalla gestione del personale alla strategia di crescita, è influenzata non solo dal contesto economico, ma anche dal suo orientamento politico e dalla visione del mondo che ne deriva. In questo senso, l’idea politica si configura come uno dei principali fattori che modellano il modo di essere imprenditore. La politica, con il suo intreccio di valori e ideali, determina il tipo di leadership, il modello organizzativo e persino la missione aziendale. In questo articolo analizzeremo come l’orientamento politico influisce sullo stile imprenditoriale, tracciando un parallelismo tra diverse correnti politiche (sinistra, centro liberale e destra) e tre tipi di imprenditori: progressisti, riformisti e conservatori.

1. L’Imprenditore Progressista (Sinistra)

Visione Politica: Inclusione, giustizia sociale, sostenibilità.

L’imprenditore progressista si muove all’interno di una visione politica ispirata ai principi della sinistra: uguaglianza, solidarietà e tutela dell’ambiente. Questo tipo di imprenditore concepisce l’azienda non solo come uno strumento per generare profitto, ma anche come un agente di cambiamento sociale. La sua impresa si trasforma in un laboratorio di innovazione sociale, dove le persone vengono valorizzate per il loro contributo e dove le pratiche sostenibili sono prioritarie.

Approccio Aziendale:

  • Focus sul benessere dei dipendenti: L’imprenditore progressista investe in programmi di welfare aziendale, politiche di lavoro flessibile, orari ridotti e congedi parentali estesi. L’attenzione è rivolta alla creazione di un ambiente di lavoro inclusivo e stimolante, dove la diversità viene vista come un valore aggiunto.
  • Innovazione sociale: Queste aziende sviluppano prodotti e servizi che rispondono a bisogni sociali emergenti, come la sostenibilità ambientale o l’inclusione di fasce svantaggiate. Investire in energie rinnovabili, ridurre le emissioni di CO2 e favorire pratiche di economia circolare sono pilastri dell’operato di questi imprenditori.
  • Orizzontalità: La struttura aziendale tende ad essere meno gerarchica, con una leadership partecipativa che valorizza il contributo di ogni membro del team.

Esempio: Patagonia, l’azienda di abbigliamento outdoor, rappresenta perfettamente questo modello. L’impegno ambientale e la costante ricerca di pratiche sostenibili hanno reso Patagonia non solo un marchio di successo, ma anche un punto di riferimento etico nel mondo del business.

🔹 Motivazione: L’imprenditore progressista crede che l’impresa debba contribuire al progresso collettivo, migliorando le condizioni di lavoro e riducendo l’impatto ambientale. L’obiettivo finale non è solo il profitto, ma il benessere collettivo e la giustizia sociale.


2. L’Imprenditore Riformista (Liberale-Centro)

Visione Politica: Equilibrio tra mercato e intervento statale, meritocrazia e apertura all’innovazione.

L’imprenditore riformista, legato ai principi liberali, adotta un approccio bilanciato che unisce la spinta innovativa del mercato con una certa attenzione al benessere sociale. Questo tipo di imprenditore crede fermamente nella meritocrazia e nella capacità individuale di crescere all’interno dell’azienda, ma non trascura l’importanza di regolamentazioni che garantiscano equità e trasparenza.

Approccio Aziendale:

  • Competitività e innovazione: L’azienda è orientata verso l’innovazione continua, con investimenti in ricerca e sviluppo e una costante apertura ai cambiamenti tecnologici. Questo imprenditore è convinto che solo attraverso la capacità di adattamento e la ricerca dell’eccellenza sia possibile crescere nel lungo termine.
  • Meritocrazia: Il talento e l’impegno sono premiati con avanzamenti di carriera e bonus produttività. La valutazione delle performance è rigorosa ma equa, favorendo la crescita di chi dimostra competenza e spirito d’iniziativa.
  • Flessibilità: L’imprenditore liberale cerca di equilibrare le esigenze del mercato con le necessità dei lavoratori, promuovendo politiche aziendali flessibili che incoraggino un sano equilibrio tra vita privata e professionale.

Esempio: Satya Nadella, CEO di Microsoft, incarna questo modello. Nadella ha guidato l’azienda attraverso una fase di profonda innovazione mantenendo una visione pragmatica e attenta alla responsabilità sociale, puntando su diversità, inclusione e sostenibilità.

🔹 Motivazione: L’imprenditore riformista ritiene che l’economia di mercato sia uno strumento di crescita, ma che necessiti di regole che garantiscano opportunità per tutti. La spinta verso l’innovazione e l’eccellenza personale si accompagna ad una sensibilità per la responsabilità sociale.


3. L’Imprenditore Conservatore (Destra)

Visione Politica: Stabilità, tradizione, riduzione dell’intervento statale.

L’imprenditore conservatore abbraccia i principi della destra economica, che vedono nel libero mercato e nella riduzione dell’intervento statale le leve principali per la crescita e il successo. Questo imprenditore crede nella forza dell’iniziativa privata e nel valore delle tradizioni aziendali consolidate.

Approccio Aziendale:

  • Efficienza e controllo dei costi: La gestione aziendale è improntata alla massima efficienza, con un’attenzione maniacale al controllo dei costi e alla riduzione degli sprechi. Le risorse vengono allocate in modo rigoroso, evitando investimenti rischiosi o non strettamente necessari.
  • Leadership verticale: La struttura organizzativa è gerarchica, con un forte accentramento del potere decisionale. L’imprenditore assume il ruolo di guida indiscussa, prendendo decisioni rapide e senza consultazioni prolungate.
  • Valorizzazione delle tradizioni aziendali: L’impresa è vista come un’eredità da preservare e tramandare, con una forte attenzione ai valori fondanti e all’identità storica del brand.