Buongiorno mi chiamo Claudio Zol sono l’attuale segretario per Pordenone di Azione, voglio mandare questo breve messaggio soprattutto per chi non mi conosce.
L’elezione del segretario regionale è sicuramente una fase delicata di un partito e localmente può influenzarne il futuro.
In questo mio scritto vorrei evidenziare le motivazioni che mi portano a candidarmi come segretario regionale, le idee che mi ispirano e i progetti che ho in mente per la regione.
Sono sempre stato lontano dalla politica attiva pur essendone un appassionato fin da giovane, soprattutto per scarso tempo che mi ha visto concentrato su altri obiettivi, tra i quali la famiglia, i figli, la casa e l’attività imprenditoriale.
Sono un appassionato lettore di libri soprattutto di storia moderna, Ken Follet è il mio romanziere preferito; sono un ossessivo ascoltatore dei podcast tra i quali Alessandro Barbero e Oscar Giannino, un discreto conoscitore delle dinamiche legate al periodo storico della seconda guerra mondiale e un divoratore di notizie nella lettura quotidiana del Corriere della Sera, del Gazzettino e de Il Sole 24h. Spesso mi ritrovo a leggere libri delle opposte fazioni politiche come quelli di Silvio, Giorgia e Matteo (entrambi…) per conoscere meglio quello che io definisco “il nemico”.
Da qualche tempo scrivo per diletto in un mio personale Blog: www.pensiero-libero.it che fino ad oggi è stato un angolo intimo e personale e che ora desidero mettere a disposizione di tutti voi.
I miei anni (che oggi sono 50) li ho passati da spettatore di governi, che sempre più davano spazio a quello che pian piano è diventata la più grande deriva populista dal dopoguerra.
Un paese con problemi sempre più complessi come i risvolti legati alla denatalità, all’analfabetismo funzionale, al divario di genere e generazionale, ai NEET, alla sanità, alle pensioni ed innumerevoli altri argomenti determinati dal cambiamento dei tempi.
Vediamo purtroppo come risposta l’emergere dei conservatori populisti, con soluzioni semplici a problemi complessi.
Soluzioni che ci stanno scavando la fossa, vedi i danni fatti dal
- “i lavori di casa te li regala lo stato” che ipoteca le finanziarie dei prossimi anni
- il “più pensioni per tutti” che ha visto l’esodo principalmente dal settore sanitario con quota 101
- “il meno tasse per tutti” in salsa populista, la flat tax, un incredibile privilegio per pochi
caratterizzate dalla totale miopia rispetto ai reali problemi da affrontare e dall’assenza di soluzioni.
Sia ben chiaro, la deriva populista vi è a destra (e non da oggi visto che Berlusconi ne è stato il primo rappresentante) e anche a sinistra dove l’avvento dei 5* ha oscurato l’area moderata, liberale e progressista che, principalmente, lì trovava casa, costringendo i liberali ad uscirne.
La nostra regione non è esente da queste problematiche ed anzi ne vede molto spesso accentuati gli effetti, con una sanità con i più vetusti strumenti e macchinari di diagnosi, con il quasi record di abbandoni dei medici rimpiazzati da quelli a gettone, che sempre più si trovano a gestire gli ospedali, con reparti chiusi per carenza di personale e per l’impossibilità di operare in sicurezza (a Pordenone abbiamo visto chiudere Pneumologia e il reparto nascite di San Vito per lo stesso motivo, in un plesso recentemente ristrutturato con relativo sperpero dei denari pubblici).
Aggiungiamo che il pil della regione è ormai fermo da ben 20 anni, che sono più le persone che se ne vanno rispetto a quelle che arrivano, che l’emigrazione giovanile vede scappare proprio quelli su cui abbiamo investito di più, che gli esempi positivi sono ormai rappresentati dalle poche iniziative private (vedi Pordenone legge), che siamo una delle regioni con più anziani (vedi Trieste o Porcia a PN), che oltre il 50% dei lavoratori anche de-specializzati non si trovano con punte di oltre il 60% quando si parla di quadri e dirigenti d’impresa.
Non vedo come il declino di questa regione si possa evitare soprattutto con l’attuale governo locale che ci indirizza dritti al dirupo.
Personalmente ritengo che qui entriamo in gioco noi, sia per un ricorso storico che vede i liberali far uscire dalle grandi crisi i paesi, sia per l’assoluta convinzione che, per ognuna delle problematiche citate abbiamo valide proposte e soluzioni.
La mia esperienza politica è iniziata quasi per sbaglio, mi sono iscritto tra i primi in Azione, se non ricordo male la mia tessera è la numero 60, in quel periodo avevo visto il pietoso teatrino che ci ha portati al governo Conte 1, con un balletto di mesi e mesi che ha provato tutte le combinazioni possibili per formare un governo e con un risultato che lasciava a bocca aperta buona parte degli elettori.
Quando a fine 2019 ho visto l’arrivo di Azione ho preso la decisione, per la prima volta nella mia vita, di fare una tessera di partito, il disgusto per quanto stava succedendo ha spinto a mettermi in gioco.
Da padre di famiglia non me la sentivo di lasciare ai miei figli un paese destinato alla decadenza se non riportato nel breve nei giusti binari.
Le proposte di Carlo infatti erano da sempre quelle che mi rappresentavano. Ho iniziato nel partito da iscritto, dopo poche riunioni mi hanno chiesto di assumere la carica di responsabile della comunicazione e dopo qualche mese sono diventato il segretario provinciale su indicazione dell’allora direttivo che vedeva uscire per impegni personali Luca Stramane, il tutto poi fu confermato nel successivo congresso che mi ha visto eletto.
L’esperienza a Pordenone è stata per me formativa, ho conosciuto molte persone di livello che mi hanno permesso di migliorare il mio bagaglio culturale e di fare esperienza politica attiva, un gruppo che nel tempo è diventato anche una compagnia di amici.
Da subito ho capito che il nostro spazio si poteva trovare nell’ambito del civismo. Le liste civiche, sempre presenti negli appuntamenti amministrativi, sono il nostro ideale partner in quanto al loro interno spesso si trovano linee di pensiero trasversale, ma anche moltissimi moderati di ispirazione liberale che nei partiti tradizionali non trovano casa; persone che si sono allontanate dalla “politica dei partiti” per abbracciare la politica del dovere civico.
A Pordenone vi è un forte legame con le liste civiche. Una per tutte la civica “i Cittadini”, che ci ha aiutato durante le elezioni politiche, portando Pordenone a prima provincia per voti ricevuti.
Altrettanto stretta la vicinanza a Italia Viva, un partito che vede contrapposti i rispettivi leaders allo stesso tempo persone della nostra stessa linea politica, che nel merito delle questioni, quasi sempre si trovano d’accordo.
A Pordenone abbiamo da mesi avviato un tavolo di Lavoro che vede oltre agli amici di I.V. anche la presenza dei Lib Dem un contenitore che ha l’ambizione di riunire tutti i liberali.
Il tavolo di lavoro su mia iniziativa e soprattutto grazie al gruppo direttivo provinciale di Azione è riuscito a dare come obiettivo la realizzazione di un cartello elettorale in grado proporre per ogni singolo argomento soluzioni pragmatiche con ispirazione liberale. Di seguito ne cito alcune:
- Riforma degli Enti Locali,
- Industria culturale e turistica
- Sportello unico
- Piena occupazione
- Lean manufacturing applicata ai comuni e sanità
- Rete di comuni, fonte di entrate per i comuni, recupero dell’evasione fiscale
- Gestione razionale dei parcheggi
- Comunità energetiche
- Mini idroelettrico
- Acqua: raccolta dell’acqua piovana (cisterne), efficientamento degli acquedotti, incentivazione della raccolta dell’acqua,
- Intercettazione dell’acqua fluviale;
- Temi etici liberali
- Recupero zone degradate
- Immigrazione.
E’ mia volontà in caso di mia elezione realizzare una vera e propria think tank che lavora a queste proposte, anche attingendo dal lavoro fatto a livello nazionale e regionale sui singoli temi.
Ciò ci consentirebbe di avere un unico piano programmatico regionale da presentare, adattandolo dove necessario ai singoli comuni, alle province e alla regione.
Mai più voglio trovarmi ad affrontare le elezioni regionali con un programma che non sia il nostro a causa della disorganizzazione, incapacità e improvvisazione.
Dobbiamo cercare alleanze stabili a livello amministrativo ma non mi sento di escludere nulla, conscio della distanza che ci divide da Lega, Fratelli d’Italia a dx e da Cinque stelle e dalla deriva a sx del partito democratico. A livello locale a mio avviso nulla va escluso, un buon amministratore è un buon amministratore, quando non vi sono derive xenofobe, omofobe ed oggi aggiungerei anche antisioniste, il dialogo ci può essere specialmente quando si tratta di programmi per migliorare il territorio.
Nella Provincia di Pordenone un sindaco leghista ha avviato un programma per l’integrazione degli immigrati; un altro ha efficientato gli uffici come nessuno prima, un altro ha creao un ufficio unico per il cittadino che soddisfa appieno la popolazione, in conclusione non vedo il perché quando si tratta di elezioni amministrative non si possa lavorare con le persone per il bene comune.
La nostra regione dovrà affrontare in futuro notevoli sfide locali, oltre a quelle europee e nazionali, che dovranno vedere la politica protagonista.
Tra queste non dobbiamo dimenticare il ruolo che il FVG dovrà rivestire quale HUB per la ricostruzione dell’Ucraina, nella ristrutturazione della centrale nucleare slovena, di Trieste nella gestione della rotta balcanica, di Gorizia protagonista di un evento fino ad oggi sottovalutato “Gorizia Capitale della Cultura 2025”.
In particolare proprio Gorizia sarà sponsor dell’intera regione nell’ambito dell’industria culturale che vale il 5,3% del pil regionale con più che ampie possibilità di incremento in un territorio votato al turismo che fino ad oggi è rimasto legato soprattutto a quello che definirei “turismo commerciale” (nulla di negativo naturalmente) ma che trova in quello culturale un ambito di possibilità di crescita notevole.
La nostra regione è infatti caratterizzata dalla notevole presenza di siti culturali riconosciuti da Unesco, oltre a quelli già tutelati per valore storico culturale.
In caso di mia elezione mi impegnerò ad inserire tra le deleghe della segreteria regionale una dedicata a quest’ultimo argomento, l’altra, specifica per il tema sanità.
La mia missione è quella di far cresce il partito in regione, valorizzare i giovani che dovranno trovare spazio e ruolo attivo in tutti i progetti cercando di individuare i migliori candidati per i prossimi appuntamenti elettorali.
Intendo rendere il partito trasparente e stimolare la partecipazione di ogni iscritto al dibattito interno individuando altresì gli strumenti di comunicazione collettiva in incontri che ci permetteranno di diventare un comunità.
Se sarò segretario regionale mi impegno a lavorare per gli altri e rinuncio alla mia candidatura a qualsiasi appuntamento elettorale come del resto ho fatto a Pordenone proprio per dedicarmi al gruppo ed evitare di oscurare i veri protagonisti di quella che dovrà essere anche una rivoluzione culturale.
Di certo non sarà possibile conoscermi in questo breve scritto, la mia speranza è che lo potremo fare meglio in seguito.
Chiedo il vostro voto se condividete il mio pensiero ed il mio progetto per la regione,
Chiedo il vostro voto se possiamo condividere gli ideali che caratterizzano .come nessun altro il nostro partito.
Chiedo il vostro voto se credete che le cose si possano fare.
Chiedo il vostro voto se come me ci credete a questo progetto.
Appassionato di lettura di testi storici, in particolare di storia moderna, lettore accanito di notizie, quotidiani. Attento alla citazione di fonti attendibili, nemico di Fakenews e Analfabetismo Funzionale.